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sabato 31 maggio 2014

THE ULTIMATE GUIDE TO READING #3


Ciao a tutti, nargilli! Rieccomi con una nuova, tutta per voi, puntata della nostra rubrica The Ultimate Guide to Reading, in cui andremo ad analizzare uno per uno i luoghi comuni sui lettori che trovate qui, ovvero una lista su Goodreads intitolata These Stereotypes About Book Lovers Are Absolutely True, And That's A Good Thing. In totale ci sono 31 stereotipi che man mano, cinque alla volta, analizzerò per vedere se mi rispecchiano davvero o no. Viene dunque un totale di sei appuntamenti settimanali, che usciranno regolarmente il sabato (o almeno questo è il mio proposito, poi si vedrà). Ripartiamo con il dodicesimo punto, ma se siete interessati alle puntate precedenti visitate la nostra pagina Rubriche.
 
12. ... anche se una parte di te potrebbe essere interessata a come gli scrittori sono diventati celebri solo perché in cuor tuo sai che ti manca solo una pagina per iniziare il Grande Romanzo Americano. [N.d.T. Non l'ho capita]
 
Se ho ben capito, questo stereotipo si riferisce più che ai lettori agli scrittori in erba, a tutti coloro che non si accontentano più di assistere al successo altrui e vorrebbero condividere i loro scritti col mondo intero. Eh sì, questo desiderio colpisce anche me, che da un annetto mi ritaglio qualche spazio libero per scrivere l'abbozzo di una storia, ma nulla di serio. Ovviamente faccio tutto ciò principalmente per me, non mi considero neanche largamente paragonabile ad una scrittrice professionista, ma scrivere mi fa stare bene, mi permette di sfogare tutte quelle emozioni ed idee che altrimenti non saprei dove convogliare. Quindi spero di aver bene interpretato la domanda, perché altrimenti non avrebbe molto senso... non ho idea di cosa sia il Grande Romanzo Americano, ma di certo le biografie degli autori sono di grande ispirazione e motivazione.
 
13. I cattivi adattamenti cinematografici hanno il potere di rovinarti l'intera estate
 
Ma anche un intero anno, oserei dire. I film tratti dai libri, a mio parere, devono essere il più possibile fedeli all'originale, altrimenti pur di fare delle schifezze è meglio lasciare la magia intrappolata soltanto tra le parole e non trasporla su pellicola. Alcune volte gli adattamenti cinematografici fanno disinnamorare di una saga *qualsiasi riferimento a Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo è puramente casuale* in quanto i personaggi vengono cambiati o aggiunti, le trame stravolte, il messaggio finale trascurato. Ma allora mi chiedo, a cosa serve diffondere con lo stesso nome del libro un film che non gli si avvicina minimamente? Ultimamente ci sono stati comunque dei buoni esempi, come Catching Fire e Divergent, di quanto la potenza delle parole possa essere portata al cinema, senza significativi cambiamenti. Qundi, appello a tutti gli sceneggiatori: se un libro ha una buona trama, lasciatela tale!
 
14. Trovare un errore di stampa in un libro per te è l'equivalente di un gessetto che stride sopra la lavagna.
 
Probabilmente mentre scrivo questo post gli errori di stompa si staranno moltiplicando per vendetta, ma odio quando questo succede: trovare degli errori che sono passati inosservati sotto il naso di scrittori, case editrici e correttori di bozze è particolarmente fastidioso, a maggior ragione se sono ripetuti e frequenti. C'è poco da discutere in merito, mi dispiace, ma ci vuole un attento controllo per ogni libro che viene dato alla stampa, a maggior ragione se si tratta di una traduzione.
 
15. Al diavolo i biscotti appena sfornati; il tuo profumo preferito è un vecchio libro polveroso.
 
Il profumo dei libri (*-*) è una degli aspetti più belli di essere un lettore, che si tratti di una copia di cento anni fa o stampata l'altro ieri, sono entrambe meravigliose. Annusare le pagine è una delle prime cose che faccio quando mi capita tra le mani un libro e potrà sembrare strano a chi non legge ma sono sicura che voi, nargilli, mi capirete. Quanto non è bello affondare il naso nella carta e capire in quel momento da dove proviene il tanto agognato volume che stringete tra le mani? Comunque non disdegno nemmeno i biscotti u_u
 
16. Hai un'opinione molto radicata riguardo all'argomento e-reader vs libro di carta...
 
Qui ci sarebbe da occupare un'intera pergamena, altro che rotoli di carta igienica infinita! Penso che il fascino del cartaceo non possa essere sostituito da niente al mondo, tutte le sensazioni che si provano osservando un libro ben posizionato nella libreria, accarezzandone la copertina e annusandone le pagine sono appagabili. Tuttavia a favore dell'e-reader bisogna pur dire che la sua comodità è immensa, soprattutto quando si è in viaggio e lo spazio è poco: se lo schermo è uno di quelli ad inchiostro, che non affaticano la vista, dal punto di vista della qualità della lettura può essere tranquillamente paragonato ad un cartaceo. Siamo ancora in una fase di passaggio, ma mi ritengo piuttosto ottimista, credo che i libri di carta non spariranno mai dal commercio, in quanto sono davvero insostituibili sotto certi aspetti: forse però la lettura digitale invoglierà più persone a leggere, a prezzi stracciati, e in che modo questo può rappresentare un male? Io spero che un giorno nel mondo si incominci a leggere di più e poco mi importa con che mezzi ciò avverrà, d'altronde siamo tutti sempre e comunque lettori, o no?
 
Che ne dite, vi sono piaciute le riflessioni di questa settimana? Fateci sapere, io intanto torno a leggere Hybrid, che mi sta prendendo tantissimo. Alla prossima, nargilli!
 
Marta (Cinnamon Cookie)

sabato 24 maggio 2014

THE ULTIMATE GUIDE TO READING #2

 
 
Ciao a tutti, nargilli! Eccoci di nuovo con la rubrica di nostra invenzione, The Ultimate Guide to Reading, in cui andremo ad analizzare uno per uno i luoghi comuni sui lettori che trovate qui, ovvero una lista su Goodreads intitolata These Stereotypes About Book Lovers Are Absolutely True, And That's A Good Thing. In totale ci sono 31 stereotipi che man mano, cinque alla volta, analizzerò per vedere se mi rispecchiano davvero o no. Viene dunque un totale di sei appuntamenti settimanali, che usciranno regolarmente il sabato (o almeno questo è il mio proposito, poi si vedrà). Detto questo, si inizia; l'ultima volta vi avevo lasciato al punto numero sei, quindi ripartiamo da lì!
 
7. Ma questo comunque [il fatto di non prestare i libri agli altri] non ti impedisce di essere fastidiosamente insistente e loquace riguardo ai tuoi libri preferiti.
 
Figuriamoci! Io insistente riguardo ai libri che leggo? Lo sono molto, molto di più: sono la REGINA dell'insistenza :P Tutti i miei sudditi per lo sfinimento prima o poi leggono i libri di cui ho parlato loro per tipo mesi e mesi di fila e poi tendenzialmente mi ringraziano! Il problema è che sono parte di troppi fandom ma ho troppo poco tempo, quindi non riesco ad asfissiare abbastanza i miei amici: tuttavia ho trovato una soluzione anche a questo problema. Perché altrimenti creare un blog, se non per convogliarci tutti i miei tormenti di lettrice e dialogare con persone con la mia stessa passione?
 
8. Le feste natalizie sono solo una scusa per distribuire classici e perle nascoste fra i tuoi amici e familiari; chi se ne importa del loro sguardo deluso al ricevere "Guerra e pace" invece che l'ultimo gadget tecnologico, o persino una bella cravatta.
 
Più che regalare libri, tendenzialmente mi metto io a scrivere un bel biglietto fatto a mano che il più delle volte si trasforma in un monologo lunghissimo... altrimenti tutti questi amici ingrati non apprezzerebbero un libro in regalo, che babbani! D'ora in poi, i libri li compro solo per me, e per nessun altro.
 
9. Alcune persone hanno le loro squadre di baseball preferite; tu hai le tue traduzioni preferite.
 
In verità non ho delle traduzioni preferite, anche perché ultimamente ho incominciato a leggere direttamente in lingua: quello che molto spesso non tollero sono, più che le traduzioni dei libri, i doppiaggi dei film. Vogliamo parlarne? Vorrei sapere, per esempio, chi è stato il genio che nel trailer di Colpa delle Stelle ha tradotto "I'm a grenade" con "Sono una mina vagante", quando anche nel libro italiano si parla di "granata". Ditemi il perché di tanta sofferenza inutile, tutto il tempo che il mio cervello ci ha messo a imparare le citazioni del libro *puff* vanificato così. Tornando all'ambito libresco, non sono una molto schizzinosa con le traduzioni, a parte quando sono palesemente scorrette o difficili da interpretare.
 
10. Anzi, se ci fosse un album di figurine degli scrittori, le collezioneresti tutte.
 
Ecco, questo lo vorrei subito! Datemi adesso la figurina di John Green e nessuno si farà male! Perché dovete sapere che ci sono album delle figurine di tutto, da Peppa Pig al Mondo di Patty (ma esiste ancora, tra l'altro?) e non costano nemmeno poco, mentre invece nessuno si è ancora degnato di crearne uno apposta per noi fangirl e fanboy: sarei disposta a sborsare qualunque cifra, pur di avere tra le mie mani un album con la faccia di JK Rowling e Suzanne Collins e John Green e chi più ne ha più ne metta sopra.
 
11. Le biografie degli scrittori e le pagine di Wikipedia solo il tuo equivalente delle riviste di gossip sui vip...
 
Bah, non direi. In verità tendo a seguire, se li hanno, i blog o i canali Youtube degli scrittori, che vengono di solito aggiornati con regolarità e ci regalano delle chicche inaspettate su quei pazzoidi che scrivono i nostri libri preferiti. In particolare, adoro il canale vlogbrothers di John e Hank Green, che seguo regolarmente. Per il resto, uso Wikipedia il meno possibile.
 
Ecco finite le risposte per questa settimana! Non avevo molto da dilungarmi, quindi ho preferito dire poco ma spero di essere comunque stata capaci di offrirvi spunti di riflessione interessanti. Alla prossima, nargilli!
 
Marta (Cinnamon Cookie)


sabato 17 maggio 2014

THE ULTIMATE GUIDE TO READING #1

 
 
Ciao a tutti, nargilli!

Eccoci con una nuova rubrica, sempre di nostra invenzione, in cui in pratica andremo ad analizzare uno per uno i luoghi comuni sui lettori che, a mio avviso, sono per la maggior parte veri. Come mi è venuta in mente questa idea? Beh, la risposta la trovate qui. Se non avete voglia o tempo di dare un'occhiata alla lista originale, vi riassumerò io in poche parole di cosa si tratta: innanzitutto, su Goodreads (come farei a vivere senza di lui?) ha catturato la mia attenzione un post in inglese in cui venivano elencati sotto il titolo These Stereotypes About Book Lovers Are Absolutely True, And That's A Good Thing tutte quelle dicerie su noi lettori che, in un certo senso, sono fierissima di rappresentare nella realtà.
 

In totale ci sono 31 stereotipi che man mano, cinque alla volta, analizzerò per vedere se mi rispecchiano davvero o no. Viene dunque un totale di sei appuntamenti settimanali, che usciranno regolarmente il sabato (o almeno questo è il mio proposito, poi si vedrà). Siccome ne avanzerebbe uno, e so già che a voi lettori attenti questo dettaglio non sarà sfuggito, questa puntata conterrà ben 6 luoghi comuni! Yeeeee si inizia :D
 
1. Non esci mai di casa senza un libro.
 
Diciamo che questo per il 98% delle volte cerco sempre di ricavare uno spazietto per un libro nella borsa o nella cartella e forse l'unico momento in cui, per ovvi motivi pratici, ciò non avviene è quando esco alla sera con una borsetta di piccole dimensioni. Ma il barbatrucco non finisce qua! Se non ci sta la copia cartacea di un libro, ho tendenzialmente due alternative: o leggo sul mio pratico Kindle che occupa meno spazio, o addirittura in mancanza anche di quello leggo sull'app di Wattpad o di Kobo, in quanto ho sempre il cellulare in tasca e queste ultime due applicazioni mi risultano utili nei momenti vuoti della giornata, tipo gli interminabili viaggi mattutini in autobus. Non importa che quel giorno io legga dieci o cento pagine, devo sempre avere un libro con me. SEMPRE.
 
2. Anzi, può anche essere che tu ti sia presentato al ristorante, al cinema, in un locale con un libro al seguito.
 
Hahaha ok questo inizia a sembrare strano anche a me, lo ammetto! Come ho già detto mi capita che un 2% delle volte io non possa portare la copia cartacea di un libro con me e molte di queste accadono proprio quando vado in questo tipo di posti... forse, forse ad un ristorante mi è capitato di leggere, ma al cinema mai! Come si fa a leggere al buio? Se qualcuno ha la soluzione, me lo dica (ah, ho già provato a farmi mordere dal mio gatto per vedere se come Spiderman mi trasformavo in una donna-gatto capace di vedere al buio, ma non funziona)
 
3. L'idea di traslocare ti suscita moltissimo stress, se non altro perché non riesci a immaginarti a selezionare, impacchettare e trasportare la tua catasta di preziose prime edizioni.
 
Più che per le mie preziose prime edizioni, io direi che traslocare sarebbe una tragedia per il numero spropositato di libri che dovrei eventualmente impacchettare D: Non ci voglio pensare, la sola possibilità di rovinare i miei libri mi fa mancare il fiato. Passiamo oltre, che è meglio.
 
4. Questo potrebbe essere perché avresti qualche problema a disfarti delle tue preziose edizioni, e potrebbe probabilmente esserti diagnosticata una mania patologica per l'accumulo.

*va a nascondersi in un angolino come un camaleonte* Io? Una mania patologica per l'accumulo di libri? Noooo quando mai! Semmai il mio è un bisogno fisiologico, come respirare e dormire, potete andare a chiedere a qualunque esperto, leggere per me è fondamentale, ve lo confermerà sicuramente. Siccome credo che questo punto accomuni più o meno tutti noi lettori, eviterò di dire banalità e forse ce la farò. Credo che a tutti i Booklover piaccia acquistare nuovi libri, perché questo vuol dire avere una storia in più in cui immedesimarsi, miliardi di emozioni intrappolate in fogli di carta immacolata. E chi non apprezza sfogliare un nuovo libro, affondare il naso tra i fogli per sentirne l'odore? Come poter ricreare l'entusiasmo di osservare la propria libreria dopo che si è cercato il posto adatto per il nostro nuovo amico, magari accanto ai nostri preferiti? Tutto ciò non si può provare se non comprando libri, e ancora altri finché non si deve uscire di casa perché non c'è più spazio per muoversi. Tuttavia allo stesso tempo un lettore non riuscirebbe a sbarazzarsi dei libri su cui ha riso, pianto e fangirlato: è logicamente impossibile. Quindi preferirei sbarazzarmi del letto e dormire per terra piuttosto che dare via alcuni dei miei libri.
 
5. Anzi, preferisci comprare una copia nuova di un libro per un amico piuttosto che dargli in prestito la tua...

ESATTAMENTE. A tutti quelli a cui ho mai prestato un libro: ritenetevi fortunati, vuol dire che mi sono fidata davvero molto. A maggior ragione, se siete ancora intatti allora vuol dire che avete trattato bene le mie piccole creature libresche, perciò meritate un applauso. Perché io non presto così facilmente i libri, di solito spingo implicitamente le persone ad acquistarli per proprio conto. Se ne vale la pena, perché il libro è un gioiellino, mi vorranno per sempre bene.
 
6. ... perché tutti sanno che non c'è nulla di peggio dei risvolti piegati o delle pagine piene di orecchi, questo sempre che tu riveda MAI il tuo libro.
 
Horribile visu! (*classicisti inside*) Premettendo che il libro lo presto privo di sovra copertina e che mi assicuro preventivamente che gli eletti non siano così buzzurri da non disporre di qualunque cosa, anche un biglietto del tram, da usare come segnalibro, fulminerei all'istante chiunque rovinasse un mio libro. Detto questo, il libro lo riprendo, anche a costo di irrompere di notte nella casa della persona che lo tiene in ostaggio. E poi così, per divertimento, non appena si fosse accorto del furto mi farei ripagare non solo con un libro, ma con almeno due. Mi sembra il minimo, eh.
 
Vi è piaciuto questo primo appuntamento con la nostra rubrichetta? Alla prossima settimana con The Ultimate Guide to Reading, nargilli!
 
Marta (Cinnamon Cookie)