Ciao a tutti, nargilli! Rieccomi con una nuova, tutta per voi, puntata della nostra rubrica The Ultimate Guide to Reading, in cui andremo ad analizzare uno per uno i luoghi comuni sui lettori che trovate qui, ovvero una lista su Goodreads intitolata These Stereotypes About Book Lovers Are Absolutely True, And That's A Good Thing. In totale ci sono 31 stereotipi che man mano, cinque alla volta, analizzerò per vedere se mi rispecchiano davvero o no. Viene dunque un totale di sei appuntamenti settimanali, che usciranno regolarmente il sabato (o almeno questo è il mio proposito, poi si vedrà). Ripartiamo con il dodicesimo punto, ma se siete interessati alle puntate precedenti visitate la nostra pagina Rubriche.
12. ... anche se una parte di te potrebbe essere interessata a come gli scrittori sono diventati celebri solo perché in cuor tuo sai che ti manca solo una pagina per iniziare il Grande Romanzo Americano. [N.d.T. Non l'ho capita]
Se ho ben capito, questo stereotipo si riferisce più che ai lettori agli scrittori in erba, a tutti coloro che non si accontentano più di assistere al successo altrui e vorrebbero condividere i loro scritti col mondo intero. Eh sì, questo desiderio colpisce anche me, che da un annetto mi ritaglio qualche spazio libero per scrivere l'abbozzo di una storia, ma nulla di serio. Ovviamente faccio tutto ciò principalmente per me, non mi considero neanche largamente paragonabile ad una scrittrice professionista, ma scrivere mi fa stare bene, mi permette di sfogare tutte quelle emozioni ed idee che altrimenti non saprei dove convogliare. Quindi spero di aver bene interpretato la domanda, perché altrimenti non avrebbe molto senso... non ho idea di cosa sia il Grande Romanzo Americano, ma di certo le biografie degli autori sono di grande ispirazione e motivazione.
13. I cattivi adattamenti cinematografici hanno il potere di rovinarti l'intera estate
Ma anche un intero anno, oserei dire. I film tratti dai libri, a mio parere, devono essere il più possibile fedeli all'originale, altrimenti pur di fare delle schifezze è meglio lasciare la magia intrappolata soltanto tra le parole e non trasporla su pellicola. Alcune volte gli adattamenti cinematografici fanno disinnamorare di una saga *qualsiasi riferimento a Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo è puramente casuale* in quanto i personaggi vengono cambiati o aggiunti, le trame stravolte, il messaggio finale trascurato. Ma allora mi chiedo, a cosa serve diffondere con lo stesso nome del libro un film che non gli si avvicina minimamente? Ultimamente ci sono stati comunque dei buoni esempi, come Catching Fire e Divergent, di quanto la potenza delle parole possa essere portata al cinema, senza significativi cambiamenti. Qundi, appello a tutti gli sceneggiatori: se un libro ha una buona trama, lasciatela tale!
14. Trovare un errore di stampa in un libro per te è l'equivalente di un gessetto che stride sopra la lavagna.
Probabilmente mentre scrivo questo post gli errori di stompa si staranno moltiplicando per vendetta, ma odio quando questo succede: trovare degli errori che sono passati inosservati sotto il naso di scrittori, case editrici e correttori di bozze è particolarmente fastidioso, a maggior ragione se sono ripetuti e frequenti. C'è poco da discutere in merito, mi dispiace, ma ci vuole un attento controllo per ogni libro che viene dato alla stampa, a maggior ragione se si tratta di una traduzione.
15. Al diavolo i biscotti appena sfornati; il tuo profumo preferito è un vecchio libro polveroso.
Il profumo dei libri (*-*) è una degli aspetti più belli di essere un lettore, che si tratti di una copia di cento anni fa o stampata l'altro ieri, sono entrambe meravigliose. Annusare le pagine è una delle prime cose che faccio quando mi capita tra le mani un libro e potrà sembrare strano a chi non legge ma sono sicura che voi, nargilli, mi capirete. Quanto non è bello affondare il naso nella carta e capire in quel momento da dove proviene il tanto agognato volume che stringete tra le mani? Comunque non disdegno nemmeno i biscotti u_u
16. Hai un'opinione molto radicata riguardo all'argomento e-reader vs libro di carta...
Qui ci sarebbe da occupare un'intera pergamena, altro che rotoli di carta igienica infinita! Penso che il fascino del cartaceo non possa essere sostituito da niente al mondo, tutte le sensazioni che si provano osservando un libro ben posizionato nella libreria, accarezzandone la copertina e annusandone le pagine sono appagabili. Tuttavia a favore dell'e-reader bisogna pur dire che la sua comodità è immensa, soprattutto quando si è in viaggio e lo spazio è poco: se lo schermo è uno di quelli ad inchiostro, che non affaticano la vista, dal punto di vista della qualità della lettura può essere tranquillamente paragonato ad un cartaceo. Siamo ancora in una fase di passaggio, ma mi ritengo piuttosto ottimista, credo che i libri di carta non spariranno mai dal commercio, in quanto sono davvero insostituibili sotto certi aspetti: forse però la lettura digitale invoglierà più persone a leggere, a prezzi stracciati, e in che modo questo può rappresentare un male? Io spero che un giorno nel mondo si incominci a leggere di più e poco mi importa con che mezzi ciò avverrà, d'altronde siamo tutti sempre e comunque lettori, o no?
Che ne dite, vi sono piaciute le riflessioni di questa settimana? Fateci sapere, io intanto torno a leggere Hybrid, che mi sta prendendo tantissimo. Alla prossima, nargilli!
Marta (Cinnamon Cookie)